Fra i vari documenti preparatori per il concilio, approvati da Giovanni XXIII nel luglio del 1962 e inviati a tutti i vescovi, c’era anche uno schema di costituzione dogmatica sulla castità, il matrimonio, la famiglia, la verginità. Tale schema venne però bocciato e riscritto secondo le tesi della teologia progressista, la cosiddetta nouvelle théologie, lontanissima dalle posizioni tradizionali.
Il primo schema sul matrimonio e sulla famiglia del Concilio Vaticano II
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